Come vanno le moratorie?

Al momento in cui scriviamo, sono ancora attive moratorie – cosiddette “ex lege”, ovvero attuate in esecuzione di una precisa norma, e volontarie – per un totale di 64 miliardi circa, a fronte di poco più di 570 mila sospensioni accordate.

Questo uno dei numeri emersi dalla rilevazione realizzata dalla task force che ha preso forma per promuovere l’attuazione delle misure a supporto della liquidità adottate dal governo per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Della task force fanno parte il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il ministero dello Sviluppo economico, la Banca d’Italia, l’Associazione bancaria italiana, Mediocredito Centrale e Sace, la società assicurativo-finanziaria italiana del gruppo Cassa depositi e prestiti.

“La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte dalle singole banche alla propria clientela”, si legge sulla nota diffusa di recente.

Ma cosa viene fuori da questi dati? Lo vediamo subito.

Ancora attive moratorie per 64 miliardi

Sulla base delle cifre preliminari, riferite all’8 ottobre, risultano ancora attive moratorie su prestiti del valore totale di circa 64 miliardi di euro, pari a circa il 23% di tutte le moratorie accordate dal marzo del 2020. Il totale, ricorda la nota, ammonta a circa 280 miliardi. Stando alle stime, questo importo fa capo a poco più di 570 mila richiedenti: non solo famiglie, ma anche imprese.

“L’importo delle moratorie in essere differisce da quello delle moratorie concesse per vari motivi”, spiega la nota, “tra cui il venire a scadenza di una parte di esse”. La progressiva flessione, poi, “è in parte ancora riconducibile alla mancata richiesta di proroga da parte dei debitori”, aggiunge il comunicato.

Il decreto legge “Sostegni bis”, infatti, ha previsto la possibilità per il debitore di richiedere la proroga della moratoria, con riguardo alla quota capitale, fino alla fine del 2021.

Quante moratorie in capo alle famiglie?

Sono attive moratorie a favore delle famiglie – categoria che, in questo contesto, include anche alcune imprese diverse dalle società non finanziarie, come per esempio le imprese artigiane – a fronte di prestiti per 9 miliardi di euro, di cui 2 per la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (con accesso al cosiddetto “Fondo Gasparrini”).

Le moratorie dell’Associazione bancaria italiana e dell’Assofin rivolte alle famiglie riguardano prestiti per circa un miliardo.

Che cos’è, esattamente, una moratoria?

Una moratoria, in generale, è un’operazione che dà la possibilità di sospendere o rimandare un obbligo, come per l’appunto il versamento di una o di più rate per la restituzione di un finanziamento. Naturalmente, a fronte di validi e fondati motivi. Un valido e fondato motivo è, per dire, la perdita del lavoro, come anche il calo dell’attività professionale nel caso si sia lavoratori autonomi.

La sospensione del pagamento delle rate, lo ricordiamo, si può applicare:

  • alla rata in tutta la sua interezza e per l’intera durata della sospensione prevista dalla moratoria (per esempio, sei mesi): gli interessi, calcolati sul debito residuo, vengono applicati sulla base del Tasso annuo nominale (Tan) previsto dall’originario contratto di finanziamento, ma dovranno essere pagati dopo la conclusione della sospensione;
  • solamente alla quota capitale della rata, per l’intera durata della sospensione prevista dalla moratoria (per esempio, sei mesi): nel periodo di sospensione il debitore dovrà però pagare gli interessi calcolati sul debito residuo, al tasso previsto dal contratto di finanziamento originario.

Come abbiamo detto anche in altre occasioni, per effetto della moratoria il piano di rientro dal debito subisce una rimodulazione.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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