Sovraindebitamento: cos’è?

Dal 20 al 26 marzo, contestualmente alla Global Money Week promossa dall’Ocse, la Federazione bancaria europea ha proposto la settimana europea dell’educazione finanziaria. Come l’iniziativa dell’Ocse, anche quella della Federazione bancaria europea ha l’obiettivo di sensibilizzare i giovani circa l’importanza di acquisire le competenze necessarie per assumere con responsabilità e consapevolezza le varie decisioni sui propri soldi.

In tema di educazione finanziaria e nell’ambito delle iniziative rivolte ai consumatori, Cittadinanzattiva ha diffuso una collana di guide utili a orientarsi meglio nel mondo dei servizi finanziari. Una di queste riguarda il sovraindebitamento.

Cosa si intende per “sovraindebitamento”

Come ricorda la guida, la legge 3/2012 lo definisce come “la situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà ad adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente”.

Essere sovraindebitati significa quindi non essere in grado di adempiere con regolarità al pagamento dei debiti contratti nel tempo, considerate anche le spese per i beni e i servizi primari tra viveri, utenze e farmaci, per citarne alcuni.

L’attenzione del testo legislativo, in sostanza, è posta su quanti non riescono più a far fronte ai vari versamenti tra rate del mutuo e degli altri finanziamenti, imposte, tributi e via dicendo, per un certo periodo di tempo oppure per sempre

Chi può ricorrere alle procedure previste dalla legge?

La legge è rivolta a tutta una serie di soggetti definiti “non fallibili”, tra i quali i singoli consumatori e le famiglie. Ma vi si può far ricorso una sola volta, a fronte di alcuni sacrifici e rinunce.

Cosa può e/o deve fare il debitore sovraindebitato?

Fra le altre cose, occorre che scriva una “relazione particolareggiata sulle cause e le circostanze che hanno condotto all’indebitamento”: dovrà insomma redigere un breve testo con i fatti e i motivi che lo hanno portato a contrarre troppi debiti, dimostrando – aggiungiamo noi – che non è incappato in una situazione di indebitamento eccessivo per aver sopravvalutato con leggerezza le sue possibilità o per non aver soppesato la sua situazione economico-finanziaria con la dovuta cura e attenzione.

Il beneficio della esdebitazione: cosa significa?

In linea di principio, è possibile beneficiare della parziale esdebitazione, vale a dire della cancellazione di una parte dei debiti accumulati. La guida spiega infatti che “il Tribunale, al termine della procedura di gestione della crisi da sovraindebitamento, dichiara d’ufficio inesigibili (da parte dei creditori) una parte delle somme (crediti) non pagate”.

Gestione della crisi: quali sono le procedure previste?

Sono essenzialmente tre:

  • il piano del consumatore;
  • l’accordo di ristrutturazione;
  • la liquidazione del patrimonio.

Nel piano del consumatore o nell’accordo di ristrutturazione con i creditori, l’esdebitazione è automatica, “una volta rispettato e concluso il piano proposto”, dice la guida. Nella liquidazione del patrimonio, invece, l’esdebitazione va richiesta entro un anno dal decreto di chiusura della liquidazione stessa “e solo se ricorrono una serie di circostanze”, vale a dire:

  • cooperazione attiva del debitore nella procedura, senza averne ritardato lo svolgimento;
  • soddisfazione, almeno parziale, dei creditori per titolo o causa anteriore;
  • impegno del debitore in attività produttive di reddito o nella ricerca di occupazione senza rifiutare proposte d’impiego.

La guida segnala infine che chi usufruisce del piano del consumatore non ha bisogno dell’assistenza di un legale per la presentazione della domanda presso la segreteria dell’Organismo di composizione della crisi (Occ), l’ente giuridico preposto all’analisi dell’istanza e alla preparazione della documentazione che confluirà nella procedura da presentare al Giudice. Per le altre procedure, invece, l’assistenza del legale è obbligatoria.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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