Prestiti per andare in ferie

“Ho lavorato per un anno e adesso mi merito proprio una bella vacanza”: alzi la mano chi non l’ha mai pensato. Il desiderio di partire – soprattutto dopo la botta pesante del caldo africano di queste settimane – è pienamente comprensibile. La questione è, semmai, avere i soldi per poterlo fare o non averceli. E se il gruzzolo non c’è, due sono le strade possibili: farsi la vacanza a casa, sul divano, magari cercando saltuariamente refrigerio nella piscina dietro l’angolo, o in alternativa chiedere un prestito e rateizzare la spesa. Stando a una recente indagine di Facile.it e Prestiti.it, nei primi sei mesi dell’anno i finanziamenti concessi per i viaggi e le vacanze hanno raggiunto all’incirca i 26 milioni di euro, con un calo dell’incidenza sul totale delle richieste e una flessione della somma media domandata, pari a 4.200 euro, restituita in tempi più lunghi, ossia 47 rate al posto delle 42 del 2014. Insomma, quattro anni per ripagarsi la vacanza. L’età media di chi fa richiesta, secondo l’indagine, è di 41 anni.

Come funziona l’iter per presentare domanda? I prestiti per le vacanze si possono richiedere in banca o presso una società finanziaria. I requisiti sono quelli di sempre: la maggiore età, un reddito dimostrabile e una storia di affidabilità creditizia. Questo genere di finanziamenti – che rientra nella categoria dei prestiti personali – consente di coprire fino al 100% delle spese legate alla vacanza. In genere una cifra sotto i 10mila euro basta e avanza, ma volendo si può chiedere anche qualcosa di più. La restituzione va diluita in almeno 12 mesi. Cosa più importante: la somma, una volta effettuata l’istruttoria e concesso il finanziamento, viene accreditata direttamente al richiedente, che a quel punto è libero di utilizzarla come meglio crede, organizzando senza vincolo alcuno la sua vacanza. Diverso è il discorso nel caso in cui ci si imbatta nella proposta di un prestito finalizzato, proposta che l’aspirante vacanziere potrebbe ricevere in agenzia di viaggi o dal tour operator.

Se l’agenzia o il tour operator sono convenzionati con una società creditizia, possono suggerire al richiedente la rateizzazione del pagamento. A questa soluzione potrebbe accompagnarsi uno sconto sul pacchetto-vacanze, in virtù della commissione che l’istituto di credito retrocede alla stessa agenzia o all’operatore. Da una parte il vantaggio dello sconto, ma dall’altra il ventaglio decisamente più limitato di scelta fra le diverse soluzioni di prestito: in genere, infatti, l’agenzia di viaggi e il tour operator prospettano la rateizzazione tramite il finanziamento offerto dalle sole società convenzionate. Il panorama, insomma, è un po’ più ristretto. Nota finale, e comunque positiva: il prestito, sia esso personale o finalizzato, si può estinguere in anticipo. Peraltro, se il debito rimanente è inferiore a 10mila euro, non è prevista alcuna penale a carico del debitore. Se invece la cifra supera i 10mila euro, la penale può essere al massimo dell’1% rispetto al capitale residuo qualora alla scadenza del contratto manchi più di un anno e dello 0,5% se per l’estinzione “naturale” ci vuole ancora un anno o meno.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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