Prestiti, il resoconto del primo semestre

Ebbene sì: gli italiani comprano, consumano e tornano a chiedere prestiti. Secondo il Barometro della società di consulenza creditizia Crif, nel primo semestre dell’anno il numero di interrogazioni registrate sul Sistema di informazioni creditizie, considerando sia i prestiti personali sia quelli finalizzati, ha registrato un aumento del +3,7% rispetto allo stesso periodo del 2017.

Una crescita dipesa in particolare dai prestiti personali, le cui domande sono salite del +7,6%, mentre i prestiti finalizzati si sono attestati al +0,4% appena. Variazione comunque incoraggiante, perché segue una fase di stallo. Può essere a questo punto utile ricordare che, come spiega la Banca d’Italia nella sua guida dedicata al credito ai consumatori, il prestito personale viene concesso “per soddisfare generiche esigenze di liquidità. Il finanziatore versa la somma al consumatore in un’unica soluzione e il consumatore la restituisce a rate”. Per cautelarsi dal rischio di insolvenza, il creditore può chiedere al debitore garanzie personali come la fideiussione insieme con – o in alternativa a – una polizza assicurativa a copertura del rischio credito.

La stessa guida ci dice che il prestito finalizzato, o “credito collegato”, è “un finanziamento legato all’acquisto di un determinato bene o servizio, da restituire a rate. Il consumatore può ottenerlo anche direttamente presso il venditore”, il quale ha una convenzione con una o più banche o società finanziarie e per conto di queste di solito gestisce la pratica. Tutto ciò premesso, torniamo al Barometro Crif. Il documento ci fa sapere che a giugno si è verificato un aumento del +5,7% delle richieste nel loro complesso rispetto allo stesso mese dello scorso anno. L’importo medio richiesto, nell’insieme dei prestiti personali e finalizzati, si è posizionato nel semestre a 9.763 euro, anche qui in aumento (+6,4%) rispetto allo stesso periodo del 2017, raggiungendo il valore più alto degli ultimi 10 anni. Così il dettaglio: per i prestiti finalizzati, nel semestre, l’importo è risultato pari a 6.645 euro, con un +10,2% rispetto al corrispondente periodo del 2017, mentre per i finanziamenti personali l’incremento è stato del +2,3%, con una media di 13.219 euro, sopra la soglia pre-crisi.

Quanto alla durata dei finanziamenti, le preferenze degli italiani anche nel primo semestre 2018 sono confluite su piani di rimborso superiori ai cinque anni, con una quota sul totale pari al 27,7%, in aumento del +2,6% dal medesimo periodo del 2017. Giù invece le richieste per finanziamenti sotto i 12 mesi, passate dal 16% al 14,2%, confermando la tendenza negativa emersa nelle rilevazioni precedenti. Sono state soprattutto le richieste di prestiti personali a indirizzarsi su piani di rimborso più lunghi di cinque anni, mentre nel 23,9% dei casi le domande di prestiti finalizzati si sono focalizzate sulla fascia inferiore ai 12 mesi (con un -2,8% in confronto allo stesso periodo del 2017). Ultima nota sull’età dei richiedenti: nel suo Barometro, Crif evidenzia come nei primi sei mesi dell’anno sia stata la fascia fra i 45 e i 54 anni a risultare preponderante, con un 25,5% del totale, seguita da quella tra i 35 e i 44 anni, con il 22,9%.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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