Parte il prestito vitalizio ipotecario

Un ulteriore passo in avanti per tramutare in realtà il prestito ipotecario vitalizio. Si tratta di un prodotto creditizio che può rivelarsi utile a chi ha più di 60 anni d’età e ha bisogno di liquidità, potendola così ottenere dal suo immobile senza perderne la proprietà. Nei giorni immediatamente precedenti al Natale, il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi ha apposto la sua firma al decreto attuativo, rendendo così operativo lo strumento previsto dalla legge 44/2015. In sostanza, il prestito vitalizio ipotecario permette di incassare liquidità per poter finanziarie le spese per le più svariate esigenze. Una novità introdotta dal decreto recentemente firmato riguarda i destinatari del prodotto: non più solo gli over 65 ma tutti coloro che hanno già compiuto i 60 anni d’età. Altra novità riguarda il fatto che il prestito si può estinguere anche nel momento in cui si trasferiscono totalmente o parzialmente i diritti reali di godimento della casa offerta come garanzia. Il fattore che determina l’estinzione, dunque, non è più esclusivamente la morte del proprietario.

Questa opzione assicura al consumatore la possibilità di estinguere in anticipo il finanziamento e di disporre del suo immobile nel modo che più ritiene opportuno. In sostanza, a chi ha ottenuto il finanziamento rimane la completa disponibilità o la proprietà della casa. Non solo. È anche possibile scegliere se rimborsare tutti gli interessi alla scadenza oppure secondo scadenze prestabilite. Nel primo caso, alla banca non è dovuta alcuna somma per l’intera durata del prestito. Da segnalare che è prevista la definizione di una procedura rigorosa per la vendita della casa con l’obiettivo di effettuare il rimborso. La cessione dell’abitazione avviene al prezzo di mercato. Seguendo questa procedura, la parte che eccede il capitale residuo del finanziamento va agli eredi, che in questo modo possono trarre beneficio dall’eventuale momento favorevole delle quotazioni sul mercato dell’immobile. Il ministero dello Sviluppo economico fa poi presente che dal punto di vista fiscale si conferma l’applicazione dell’imposta sostitutiva agevolata dello 0,25%.

Ma non finisce qui. Il decreto contempla precisi obblighi informativi in capo all’ente finanziatore. In particolare, il creditore ha l’obbligo di preparare e presentare due prospetti esemplificativi, da sottoporre all’attenzione del cliente, i quali costituiscono una “simulazione del piano di ammortamento”. In pratica, i due documenti tracciano il possibile andamento del debito nel corso del tempo. È vietato, poi, esigere il pagamento delle spese sostenute dall’ente creditizio se la persona che ha fatto richiesta per ottenere il finanziamento decide di non sottoscrivere il contratto. Al prestito si deve affiancare una polizza assicurativa per l’immobile, che il cliente può tranquillamente sottoscrivere presso un operatore diverso dal creditore. Altro obbligo in capo a quest’ultimo è quello di consegnare anno per anno un resoconto della posizione debitoria del cliente. Infine, il contratto che sancisce il prestito vitalizio ipotecario deve contemplare la possibilità di procedere con la “co-intestazione” del contratto nel caso in cui la controparte finanziata sia costituita da una coppia di coniugi oppure da conviventi “more uxorio”, cioè che vivono come se fossero sposati.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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