I 10 consigli per difendersi dalle frodi

Prima di Natale abbiamo proposto un aggiornamento sulle frodi creditizie che si consumano nel nostro Paese attraverso furto d’identità. Ci eravamo lasciati con un accenno su come tutelarsi e con la promessa di riparlarne. Eccoci quindi pronti a riannodare il filo. Come abbiamo avuto modo di vedere la volta scorsa, nel nostro Paese il furto d’identità è un evento molto diffuso, e la sua diffusione non sembra destinata a interrompersi a breve. Questo perché fasce sempre più estese di popolazione stanno sbarcando sul pianeta digitale, determinando un proliferare di occasioni per i malintenzionati del web. Rinnovata la premessa, torniamo dunque a chiederci: che cosa possiamo fare per abbassare il rischio di imbatterci in una frode creditizia tramite furto di identità? Innanzitutto, con l’aiuto della guida di Adiconsum, vediamo di mettere a fuoco il modo in cui avviene online questo tipo di furto.

Un sistema consolidato di furto consiste nell’offrire attraverso Internet o un social network un posto di lavoro, un conto corrente o qualunque altra cosa a condizioni irresistibilmente interessanti e vantaggiose, a patto però - guarda caso - di dare i propri dati identificativi. Ai frodatori non occorre poi molto per realizzare il subdolo piano: bastano nome, cognome, data di nascita e poco altro per permettere ai truffatori, anche internazionali, di fingersi un’altra persona, chiedendo prestiti senza l’intenzione di restituirli. Con l’identità fittizia potranno comprare a rate automobili, elettrodomestici e vari altri beni di consumo. Scoprire il reato non è sempre facile - come abbiamo visto la volta scorsa, in non pochi casi ci vogliono addirittura tre, quattro o cinque anni - e tipicamente il fattaccio emerge quando si va a domandare un finanziamento e si scopre di non essere ritenuti debitori modello per via del prestito - chiesto a nostro nome, ma non da noi - ottenuto ma mai restituito. Dunque, in un modo o nell’altro, a pagare non saranno i truffatori, ma chi ha subito il furto d’identità.

Ecco allora ben 10 consigli per tutelarsi. Innanzitutto, non immettere nei social network i propri dati personali, e sminuzzare i documenti cartacei prima di gettarli. Navigare soltanto su siti sicuri, aggiornare regolarmente antivirus e firewall e non aprire automaticamente neanche l’anteprima delle mail. Altro suggerimento: conservare in posti sicuri una fotocopia di tutti i documenti (passaporto, patente di guida, eccetera), evitando di tenerli tutti nello stesso luogo. Verificare l’attendibilità e l’affidabilità di chi ci chiede i dati prima di fornirglieli. È importante poi monitorare estratti conto e bollette, contattando immediatamente la banca o il fornitore se non dovessero arrivare: il mancato recapito potrebbe voler dire che un frodatore è entrato in possesso del conto della carta di credito e di altri dati personali e ha modificato la residenza associata al nostro nome. Non lasciare incustodite giacca o borsa che contengano portafoglio e/o documenti. Se si spediscono documenti, è bene optare per il mezzo più sicuro e non per quello che costa meno. Infine, usare password e pin diversi e non facilmente decifrabili, i quali vanno memorizzati e non scritti, e men che mai comunicati qualcuno.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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