Migliora il rapporto tra le banche e i social media

Banche e istituti di credito social

Team di lavoro ad hoc e strategie pensate per una presenza regolare su tutti i canali online disponibili

Pubblicato il 27 marzo 2015

Il mondo dei prestiti personali, in Italia, è un universo ancora poco scandagliato seppure parecchio frequentato. Per questo Dml, azienda attiva nel web marketing e nel social media monitoring,  ha presentato all'Abi, l'Associazione bancaria italiana, i risultati di un'indagine sul rapporto che intercorre tra banche italiane e social network. Ebbene, dai primi dati emerge che le cose, tra i due mondi, vanno un po' meglio rispetto a qualche anno fa: gli istituti di credito, secondo il report, si sono avvicinati di più ai principali canali social come Facebook o Twitter. Eppure, mette in risalto la ricerca, resta parecchia diffidenza da parte delle banche, che ancora adesso tendono ad approcciare con qualche indecisione questo nuovo modo di comunicare, soprattutto quando si tratta di materie così delicate come quella dei prestiti personali.

Sempre più banche usano i social. Perché il punto di partenza è che il mondo dei social network è ormai ovunque: al suo interno sono ormai presenti tantissime aziende italiane che aggiungono ai classici mezzi di comunicazione tipo telefono ed e-mail, la loro pagina sui principali siti social come Facebook o Twitter, ad esempio. Osservando la reazione a questa innovazione comunicativa dal punto di vista di un mondo generalmente chiuso e riservato come quello bancario, il report di Dml nota una risposta positiva nel rapporto tra banche e social, se è vero come è vero che in Italia il 13% delle banche ha aperto nell'ultimo anno un canale social. Il dato è interessante solo a pensare che, mentre a metà 2013 il 55% degli istituti usava i social, nel primo quadrimestre 2014 le banche che comunicavano tramite social network i loro prodotti e le loro iniziative in tema, per esempio, di mutui e prestiti, è salita al 62%, mostrando tendenze verso la continuazione del fenomeno.

Linkedin e You tube i più gettonati. La ricerca di Dml si spinge oltre ed evidenzia quali sono i canali social preferiti, e quindi più usati dalle banche per relazionarsi con i clienti mettendo a oggetto i prodotti e i finanziamenti in atto. Al primo posto delle preferenze c'è Linkedin: il 62% delle banche lo preferisce come canale social mentre Youtube segue a breve distanza, considerato anch'esso un social rassicurante, che permette una facile gestione dell'interazione con gli utenti per quanto concerne la comunicazione, soprattutto su prodotti come prestiti personali e finanziamenti in genere.

I team dedicati ai social. Facebook e Twitter stentano un po' a entrare nelle grazie degli istituti di credito: nonostante una buona percentuale di banche siano affezionate ai due social, la maggioranza mostra una certa diffidenza, considerandoli difficili da gestire sia per l'ampio numero di utenti iscritti che per la massiccia presenza di commenti, soprattutto negativi, tali da rendere la presenza su queste pagine social quasi negativa, facile oggetto di reclami al servizio bancario. A dire questo sono i numeri, visto che sia su Facebook che su Twitter è possibile riscontrare anche un 42% di commenti negativi contro un 48% di commenti neutrali e un 9% di commenti positivi. Siccome i social ormai sono indispensabili, ecco che le banche, pur di poter inserirvi le loro ultime novità in tema di prestiti e finanziamenti, passano alle contromosse e attivano team di lavoro specifici oppure si affidano ad agenzia esterne che si occupino della gestione dei social.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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