Prestito, cosa fare per richiederlo

Da un po’ di settimane a questa parte “voliamo alto”, per così dire, con approfondimenti specifici sul diritto di recesso, sulla pubblicità ingannevole, sul merito creditizio e via di questo tenore. Ma ogni tanto è utile e importante tornare alle basi. E infatti qualcuno ci scrive: va bene tutto, ma cosa devo fare se mi serve un prestito? E allora andiamo a ripassare l’abc. Innanzitutto, prima di chiedere un finanziamento bisogna tassativamente rispondere a due domande. Quanto mi serve veramente? E, soprattutto, il bilancio complessivo delle mie entrate e uscite, al netto dei risparmi che è bene che io metta da parte per il futuro e per eventuali imprevisti di vario genere e natura (difficoltà a livello di salute o lavoro, per esempio), mi consente di sostenere il regolare impegno periodico del versamento della rata? Se le risposte a questi due quesiti sono, rispettivamente, “tanto” e “sì”, allora possiamo procedere.

Bisogna tenere conto che solitamente il finanziamento è concesso a chi ha fra i 18 e i 70 anni d’età. La richiesta, da presentare a una banca o a una finanziaria autorizzate, deve essere corredata dal documento di identità, dal codice fiscale e dalla busta paga con Cud (nel caso dei lavoratori dipendenti), dalla dichiarazione dei redditi (nel caso dei liberi professionisti e dei lavoratori autonomi) e dal cedolino della pensione o dalla certificazione dell’Inps (per i pensionati). Occorre anche la documentazione sugli altri finanziamenti in corso, posto che ce ne siano. Chi non ha nazionalità italiana potrebbe dover presentare anche la documentazione attestante la regolarità del suo soggiorno in Italia. Se la situazione reddituale non convince, la società creditizia potrebbe poi richiedere la presenza di una terza persona disposta ad assumersi l’impegno di far fronte al pagamento delle rate in caso di inadempienza del debitore: è il cosiddetto “garante”, di cui abbiamo parlato tante volte. Al pari del richiedente, questa persona deve documentare la sua situazione reddituale e, dunque, la sua capacità di rimborso.

Ma torniamo a cosa fare al momento di chiedere un prestito. Innanzitutto, è sempre bene confrontare più di un’offerta. A tal proposito, le società creditizie sono tenute a fornire tutto il materiale informativo utile a operare la comparazione. Il richiedente ha diritto inoltre ad avere una copia completa del contratto prima di concluderlo. Gratis e senza impegno. È importante, non ci stancheremo mai di dirlo, prendere visione del Tasso annuo effettivo globale (Taeg) e del totale dovuto. Se la richiesta viene rigettata sulla base dei dati emersi dal Sistema di informazioni creditizie, il richiedente ha diritto a esserne subito informato e a richiedere chiarimenti al Sic. È poi sempre in questa fase che il richiedente va informato del suo diritto di recesso e di rimborso anticipato del prestito. In ogni momento, infatti, il consumatore ha la facoltà di estinguere in anticipo, anche solo parzialmente, il prestito ricevuto. Al momento di firmare, non deve essere sottoposto a condizioni contrattuali sfavorevoli rispetto a quelle indicate nei documenti informativi. Infine, una volta concluso il contratto, deve riceverne una copia firmata dal finanziatore, da conservare.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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