Prestiti, più richieste per arrivare a fine mese
Prestiti, in aumento le richieste per arrivare a fine mese
Pubblicato il 6 aprile 2012
Credito al consumo per acquistare un’auto, una tv al plasma, un pacchetto vacanza o una lavastoviglie? Macché. Con i tempi che corrono, oggi un finanziamento su quattro viene richiesto dalle famiglie italiane per arrivare a fine mese. A tracciare il quadro economico degli italiani tutt’altro che florido è l’Euripes, insieme all’istituto San Pio V: secondo l’analisi effettuata quasi il 25% dei prestiti richiesti dalle famiglie nell’ultimo anno risponde all’esigenza di far quadrare i conti del bilancio familiare. Secondo l’Eurispes, una famiglia-tipo (padre-madre e due figli), pur risparmiando su quasi tutte le voci di spesa, necessita in media di 2.253 euro mensili: 850 euro per l’alimentazione, 240 euro per abbigliamento e cura della persona, 950 euro di spese sanitarie e altri 900 per il mantenimento della casa.
Così, spiegano gli autori del rapporto, il credito al consumo diventa quasi una scappatoia. Il volume d’affari di questo segmento è invariato dal 2008 (circa 94 miliardi di euro totali), ma all’interno di esso è cresciuto di oltre il 10% il volume del credito che viene richiesto per arrivare a fine mese. “Bollette, spese crescenti per scuola e sanità, acquisti dai quali non si può prescindere: oggi le famiglie che hanno a disposizione quei 2253 euro di cui sopra stanno diminuendo. Così chiedere finanziamenti, seppur di lieve entità, diventa una scelta quasi obbligata”.
Senza contare poi i mutui: nelle famiglie che ne hanno uno acceso, la tendenza a ricorrere ad ulteriori finanziamenti per le spese correnti è ancora più consolidata. L’Euripes fornisce anche dati “macro” sul credito al consumo: dal 2002 al 2012, il volume d’affari è cresciuto nello Stivale del 100%, con punte del 107% in Sicilia e Sardegna e del 105% nelle altre regioni del Sud. “Analizzando i dati – dicono dall’Eurispes – si può dire che, a fronte di un calo generale della domanda di prestiti, quelli per “necessità” stanno tenendo in piedi il settore. Con dei contro però: il rischio di insolvenza infatti diventa giocoforza più elevato”.
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Il profilo dell'autore
Valerio Mingarelli, marchigiano, è giornalista professionista fin dall’età di 28 anni.
Ha cominciato la sua carriera in ambito televisivo (TV Marche e TV 23) per poi passare alla carta stampata nel 2002 scrivendo prima per il Giornale dell’Umbria e poi per il Corriere Adriatico. Dal 2007 è al quotidiano Metro, testata internazionale fra le più diffuse, dove cura le pagine dell’economia scrivendo, fra l’altro, di assicurazioni, risparmio, mutui e immobiliare.