Prestiti: in lieve calo nel primo trimestre, ma in ripresa a marzo
A crescere è anche l'importo medio
Pubblicato il 30 aprile 2024
Nell’attesa di un calo più consistente dell’inflazione, le famiglie italiane corrono ai ripari gestendo il budget familiare in modo ancora più attento: per coprire tutte le esigenze di liquidità stanno facendo ricorso anche a prestiti personali, ma in maniera ancora più mirata e prudente. È in questo senso che vanno letti i dati relativi al primo trimestre dell’anno forniti dal Barometro Crif, l’analisi sul credito alle famiglie italiane realizzata sulla base delle informazioni contenute in Eurisc - il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF).
Credito: crescono gli importi medi erogati
Dall’aggiornamento del Barometro Crif emergono tendenze divergenti: nel trimestre si registra un valore medio delle richieste di prestito in calo del 3,4% mentre se si osserva l’andamento del singolo mese di marzo si avvertono i primi segnali di ripresa con un +2,6%.
L’importo medio richiesto inoltre è in crescita: se si considera il totale erogato tra prestiti personali e finalizzati il valore medio si attesta a 9.380 euro (con un aumento del 9,1% rispetto allo stesso periodo del 2023). Nel solo mese di marzo si rileva un aumento dell’ammontare richiesto pari a un +7,9%, a cui corrisponde un valore medio complessivo di 9.457 euro.
Prestiti finalizzati in calo
Nel primo trimestre di osservazione le richieste di finanziamenti finalizzati, ossia quelli erogati in funzione di un acquisto di un prodotto specifico, come i prestiti moto, i prestiti auto e i prestiti per l’arredamento, hanno fatto registrare una frenata del 10% rispetto al corrispondente periodo del 2023. Andamento positivo invece per i prestiti personali, che segnano un +5,2%.
Per quanto riguarda l’importo medio per entrambe le forme tecniche i segnali sono positivi ma con diverse incidenze: i prestiti finalizzati registrano un aumento del 15,8% (6.859 euro), mentre i prestiti personali sono rimasti stabili con un +0,9% per un valore medio di 12.202 Euro.
Piccoli importi per piani di rimborso più lunghi
L’analisi della distribuzione delle richieste per fascia di importo del finanziamento conferma che nel primo trimestre 2024 le preferenze degli italiani si sono concentrate nella classe inferiore ai 5mila euro (che arriva a rappresentare quasi la metà delle richieste con il 48,9% del totale).
Dall’analisi della distribuzione per durata dei finanziamenti si evince che, anche in questi primi tre mesi dell’anno, quasi un finanziamento su tre prevede piani di rimborso superiori ai 5 anni, con una quota pari al 29,9% del totale.
Osservando, infine, l’età dei richiedenti, il Barometro Crif evidenzia come nel primo trimestre dell’anno sia stata la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni a risultare prevalente, con una quota pari al 23,3% del totale, seguita da 35-44 anni con il 20,3%.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.