Credito al consumo: crescita zero
La situazione critica del mercato del lavoro e la debolezza dei consumi pesano sull'andamento
Pubblicato il 18 settembre 2012
Il credito al consumo continua ad annaspare al cospetto della crisi: la fragilità e l’incertezza in cui vivono tante famiglie italiane, rende difficile un rilancio delle domande di finanziamenti. Se il settore non vive un vero e proprio tracollo, la crescita è pressoché nulla: nel mese di giugno infatti la domanda di prestiti da parte delle famiglie è pari allo 0%, mentre il calo complessivo del primo semestre del 2012 è dell’8%. A dipingere questo quadro negativo è l’analisi del patrimonio informativo di EURISC – il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF, che raccoglie i dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie.
Dunque nessun rialzo rispetto a un anno prima e rispetto al mese prima. A pesare rimangono la debolezza del mercato del lavoro e la bassa fiducia nei consumi, in particolare per quanto riguarda i beni durevoli, come si evince anche dal tremendo crollo delle immatricolazioni nel campo delle quattro ruote registratosi proprio a giugno. La situazione del mercato dei finanziamenti appare peggiore se si considera la tendenza dei primi 6 mesi dell’anno, che fa segnare un -8% rispetto al primo semestre del 2011, mentre si nota un vero e proprio crollo nel momento in cui si guarda agli anni precedenti, con un -23% rispetto al 2008.
La domanda di prestiti finalizzati e prestiti personali negli ultimi mesi ha avuto un andamento più o meno simile. Rispetto a durata e importi, la classe di durata più richiesta dei prestiti finalizzati nei primi sei mesi del 2012 è stata quella di un anno (32% del totale), mentre per i prestiti personali è stata quella di durata superiore a 5 anni (42%). Per quanto riguarda gli importi, per i prestiti finalizzati, il 69% delle richieste è stata sotto i 5.000 euro (nel 2011 era in media 5.041 euro), mentre per i prestiti personali l’importo medio è di 12.014 euro rispetto ai 12.380 euro del primo semestre 2011.
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Il profilo dell'autore
Valerio Mingarelli, marchigiano, è giornalista professionista fin dall’età di 28 anni.
Ha cominciato la sua carriera in ambito televisivo (TV Marche e TV 23) per poi passare alla carta stampata nel 2002 scrivendo prima per il Giornale dell’Umbria e poi per il Corriere Adriatico. Dal 2007 è al quotidiano Metro, testata internazionale fra le più diffuse, dove cura le pagine dell’economia scrivendo, fra l’altro, di assicurazioni, risparmio, mutui e immobiliare.