Prestiti per prestiti

Un italiano su tre chiede prestiti

Rapporto Eurispes: il 62% dei prestiti chiesto per pragarne altri

Pubblicato il 15 febbraio 2013

Più di un italiano su tre, negli ultimi tre anni ha chiesto un prestito. Le categorie che si sono dimostrate più bisognose di denaro? Le persone con contratto a tempo determinato (contratto atipico o subordinato) ma sopratutto il popolo della partita Iva, che ha coperto il 44,2% di coloro che hanno chiesto un prestito seguiti dai lavoratori subordinati a tempo indeterminato (35,2%). Sono  alcuni dei dati emersi dal Rapporto Italia 2013 pubblicato dall'Eurispes. Lo studio fotografa una nazione ormai caduta nella “spirale del prestito”, visto che oltre il 35,7% degli italiani, cioè oltre un terzo dei nostri connazionali ricorre ai finanziamenti.

Quel che è peggio è che il dato è in aumento del 9,5% rispetto all'anno scorso e, cosa ancora più drammatica, che il 62,3% dei prestiti viene chiesto sostanzialmente solo per pagare i debiti accumulati e che il 44,4% viene chiesto per saldare degli altri prestiti contratti in precedenza con banche o finanziarie e non ancora chiusi. “E' evidente che la spirale innescata è sintomatica di una crisi che l'Italia affronta e che attanaglia un po' tutti i cittadini accomunandoli in una medesima condizione di disagio dalla quale sembra che non vi sia via d'uscita se non alimentare l'indebitamento”, commenta Eurispes. Non è facile d'altronde confrontarsi con dati come questi: il 27,8% degli italiani che chiedono un prestito intende acquistare una casa, mentre il 22,6% vuole coprire le spese mediche e il 5% chiede un prestito per potersi almeno permettere una vacanza oppure (13,1%) per pagare le spese di un matrimonio, di un battesimo o di una cresima.

Dal rapporto Eurispes emerge in maniera preoccupante che nel 2012, sette italiani su 10, cioè il 70% dei nostri connazionali ha visto peggiorare la propri situazione economica personale e che solo il 4,8% l'ha vista migliorare. Tre italiani su cinque, cioè il 60,6% degli italiani, rivela di essere stato costretto a intaccare i risparmi accumulati se ha voluto arrivare a fine mese: il 62,8% dei nostri connazionali ha parecchie difficoltà ad affrontare l'ultima settimana di ogni mese, il 79,2% degli italiani non riesce a risparmiare, per cui soltanto un italiano su cinque riesce a mettere qualcosa da parte. E il futuro non è roseo, per niente. Sempre secondo il Rapporto Eurispes, due italiani su tre dicono chiaro che per il 2013 sono certi che non riusciranno a mettere nulla da parte, il 36,7% dice che probabilmente risparmierà, il 30% che certamente non risparmierà nulla. Solo il 27,4% pensa che nel 2013 riuscirà in qualche modo ad  alimentare i suoi risparmi: ma di questi, solo il 5,7% si dice sicuro di essere in grado di risparmiare, il 21,7% non ne è certo del tutto.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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