Prestiti? Ne manca più di uno su dieci

Caduta di oltre il 15 per cento

Frena anche la cessione del quinto

Pubblicato il 20 febbraio 2013

Che il 2012 sia stato un anno nefasto nel mondo del credito lo abbiamo scritto a più riprese in questi spazi. E ciò nonostante l’ultimo trimestre, ci sia stata una sorta di frenata del crollo. In base ai dati diffusi dallAssofin però, nel totale del denaro erogato, che in tutto l’anno solare è stato pari a  48,07 miliardi, in calo dell'11,7% rispetto all’annata precedente. Sempre l’associazione rileva una contrazione, a due cifre, del  numero delle operazioni (eccetto le carte rateali).

Insomma, un quadro di affanno eloquente. Nel dettaglio, i prestiti personali (quelli che si ottengono direttamente o in una banca o presso una società finanziaria), sono scivolati del 15,5% a quota 17 miliardi. Quelli finalizzati (richiesti presso il concessionario auto o il negozio) sono scesi del 13,5%, con gli autoveicoli in caduta libera (-18%). Sostanzioso stop anche della pratica di cessione del Quinto (-20,7%) a 4 miliardi. A salvarsi c’è la crescita di circa un punto percentuale delle carte di credito con opzione di pagamento a rate a poco più di 13 miliardi.

L'importo medio delle operazioni di erogazione è rimasto in fin dei conti anche troppo stabile: i prestiti personali si sono assestati in generale intorno agli 11.500 euro, i finalizzati per l'auto a 11mila scarsi, mentre la cessione del Quinto ha superato la quota dei  17mila euro. Il problema dell’intero settore però per Assofin rimane: in soli quattro anni l'industria del credito al consumo ha perso dieci miliardi abbondanti di erogato complessivo, fino a toccare i 48 miliardi (dai 60 del 2008). E per quanto riguarda le prime stime, anche il 2013 non si preannuncia come un anno florido.

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Il profilo dell'autore

Valerio Mingarelli, marchigiano, è giornalista professionista fin dall’età di 28 anni.

Ha cominciato la sua carriera in ambito televisivo (TV Marche e TV 23) per poi passare alla carta stampata nel 2002 scrivendo prima per il Giornale dell’Umbria e poi per il Corriere Adriatico. Dal 2007 è al quotidiano Metro, testata internazionale fra le più diffuse, dove cura le pagine dell’economia scrivendo, fra l’altro, di assicurazioni, risparmio, mutui e immobiliare.

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