Effetto rincari: le famiglie prevedono di spendere meno
L'effetto rincari potrebbe ripercuotersi anche sui prestiti
Pubblicato il 11 novembre 2021
Il 72% degli italiani percepisce un forte aumento dei prezzi rispetto ai mesi precedenti. In particolare, le famiglie avvertono un incremento delle bollette di gas e luce (notato dal 57% degli intervistati), della spesa (dal 56%), dei carburanti e della gestione dell’auto (del 45%). Il 35% ritiene che siano aumentati anche i prezzi di bar e ristoranti.
Sono i dati diffusi dall'Osservatorio Findomestic, frutto di un'indagine condotta in collaborazione con Eumetra.
Le intenzioni d’acquisto
Il sondaggio non si è limitato a definire la percezione degli italiani nei confronti dei rincari, in quanto ha anche provato a capire come l'aumento dei prezzi possa condizionare la propensione al consumo.
Risultato: in generale, le famiglie in questo autunno prevedono di spendere di meno. Così, dopo ben tre mesi di costante crescita, diminuisce del 5,8% l’intenzione d’acquisto. In particolare spicca il drastico crollo di domanda di auto nuove (-17,6%).
Rispetto ad agosto, sono in pesante calo anche piccoli elettrodomestici (-13,8%) e grandi elettrodomestici (-12,9%). Giù anche la domanda per telefonia (-10,2%), pc e accessori (-5,1%), tablet e ebook (-17,4%), fotocamere e videocamere (22,1%).
La forte contrazione dei beni durevoli lascerebbe ipotizzare che l'effetto rincari potrebbe ripercuotersi anche sui prestiti.
Energia e nuove abitudini
Non tutti i settori, però, accuseranno il colpo. Le temperature più fredde, l'estensione del superbonus e il caro bollette spingono la spesa programmata in ambito energetico. Crescono quindi le intenzioni d’acquisto di impianti solari termici (+ 19,6%), infissi (+ 8%), stufe e caldaie (+ 7,4%) e sistemi fotovoltaici (+ 4,5%).
Il pessimismo sulle entrate attuali e future, unito all'aumento dei prezzi, blocca gli italiani. Alcune abitudini assunte durante la pandemia sembrano essersi consolidate. Il 60% degli intervistati afferma di uscire meno e il 67% di aver diminuito la frequenza di attività culturali.
Tanti anche coloro che non frequentano con la stessa assiduità bar, ristoranti e pizzerie (65%). Metà degli italiani afferma di incontrare meno spesso parenti e amici.
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Il profilo dell'autore
Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.