Caute, determinate, lungimiranti: come investono le donne

Caute, determinate, lungimiranti: come investono le donne

Pubblicato il 28 marzo 2022

Lungimiranti, caute, determinate: sono alcune delle caratteristiche che spiccano tra le donne che investono. Moneyfarm ha infatti analizzato i comportamenti dei suoi 80mila clienti e notato delle differenze di genere.

Più lungimiranti

Per uomini e donne l'obiettivo principale di un investimento è lo stesso: far crescere il proprio patrimonio nel tempo. Emergono però alcune differenze quando si guardano alcuni obiettivi più specifici e l'approccio per raggiungerli. Le donne, ad esempio, si dimostrano più lungimiranti: quelle che puntano a investire per la pensione sono quasi il doppio rispetto agli uomini.

Significativa è anche la consapevolezza degli effetti dannosi dell’inflazione sul risparmio non investito: le donne che investono per proteggersi dall’inflazione sono il 55% in più degli uomini. In altre parole: credono meno alla leggenda (dura a morire) che i risparmi sotto il materasso sono al sicuro.

Più caute

L'analisi conferma poi una tendenza già individuata da molte altre ricerche sul risparmio gestito: le donne sono più avverse al rischio. In base alla profilazione di Moneyfarm (che identifica il profilo di rischio dei suoi clienti su una scala che va da uno a sei), il 40,1% delle donne sceglie di investire in modo prudente (tra il livello uno e il livello tre), contro il 24,2% degli uomini. Soltanto il 10,1% delle donne ha un profilo di rischio alto (sei), contro il 17,1% degli uomini.

Più risolute

Le donne italiane sembrano essere più determinate e risolute nella scelta di investire i propri risparmi. Una volta che hanno sottoscritto il servizio sul sito, procedono a investire (ossia, concretamente, a versare risorse nel portafoglio digitale) più speditamente degli uomini e con un ammontare medio più alto del 35%. Un dato che colpisce ancor di più se si considera che le donne dichiarano un reddito medio inferiore.

Meno interazioni

Si notano alcune differenze di genere anche dopo aver avviato l'investimento. Le donne interagiscono molto meno con la piattaforma e con i consulenti. Nei trenta giorni precedenti all'analisi, gli uomini hanno effettuato quasi il doppio dei login delle donne al loro profilo. Resta marcata la differenza anche per i contatti telefonici: le donne che chiamano i consulenti sono, in proporzione, meno degli uomini, il 32,8% contro il 42,6%.

Meno impulsive e più umili

I consulenti rilevano anche che, complessivamente, le donne sono meno condizionate degli uomini da uno dei bias purtroppo più comuni tra gli investitori, l’overconfidence, cioè l'eccessiva fiducia in sè stessi. Le donne sembrano avere una maggiore tranquillità e una maggiore fiducia nel professionista a cui si sono affidate, anche nei momenti caratterizzati da un incremento significativo della volatilità sui mercati. Allo scoppio della pandemia, ad esempio, le donne che hanno disinvestito sono state il 38% in meno degli uomini. Una caratteristica, questa, senza dubbio positiva perché permette di guardare agli obiettivi di lungo periodo senza farsi tradire dall'impulso.

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Il profilo dell'autore

Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.

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