iPhone 6, iPhone 6 Plus, Apple Watch e prestiti

Agli amanti della Apple la settimana passata ha regalato non poche emozioni: la Mela di Cupertino ha presentato una serie di nuovi prodotti, per la gioia e la soddisfazione di chi non si stanca mai dei gadget tecnologici e già da tempo ha messo il vecchio iPod in soffitta: due modelli di smartphone, l’iPhone 6 e l’iPhone 6 Plus, un innovativo sistema di pagamento e l’orologio da polso Apple Watch. Ma quand’è che i consumatori italiani potranno acquistare i dispositivi freschi di lancio? In Australia, a Hong Kong e Singapore, in Giappone, in Canada, negli Stati Uniti, a Porto Rico, nel Regno Unito, in Francia e in Germania gli smartphone saranno disponibili nei negozi a partire da venerdì 19 settembre. Agli italiani, invece, è richiesto un sovrappiù di pazienza: potranno mettersi in fila davanti agli store non prima del 26, dunque una settimana dopo, giorno in cui i device saranno in vendita a partire dalle 8.00.

Cosa ancor più importante, i prezzi. Gli amanti della tecnologia ci hanno abituati a non badare a spese, soprattutto quando si tratta della Apple. E di certo sanno che il listino da noi è maggiorato, per via di imposte e tasse, rispetto alle altre piazze. Riepiloghiamo le cifre per chi non ne fosse già informato: l’iPhone 6 16 giga costerà 729 euro, quello da 64 giga ne costerà 839 e quello da 128 sarà in vendita a 949 euro; l’iPhone 6 Plus – che ha uno schermo più grande, da 5,5 pollici – varrà 839 euro nella versione 16 gigabyte, 949 euro nella versione da 64 giga e ben 1.059 euro nella formula 128 giga. L’Apple Watch – che pare uscirà non prima del 2015 – avrà, secondo le anticipazioni, un prezzo base di 349 dollari: facile dunque immaginare che in Italia – tra cambi, tasse, imposte e altri balzelli – si supererà la soglia dei 300 euro. Sottolineiamo: la versione base. Sono infatti previste edizioni speciali che, ovviamente, saranno messe sul mercato a un prezzo più alto.

Cifre di un certo peso, soprattutto con i tempi che corrono, ma non fatevi intimorire: volendo, potete comprare a rate. Ricordatevi infatti che la tecnologia è uno di quei settori in cui sono gli stessi rivenditori a proporre, se è il caso, un acquisto con finanziamento: è il prestito finalizzato, altrimenti detto credito collegato. Tre le parti coinvolte: la società creditizia, che stipula una convenzione con il commerciante e lo paga direttamente e per intero a transazione avvenuta; il rivenditore, che propone il prestito al cliente; e lo stesso cliente, che poi ripaga il finanziamento a rate e con gli interessi alla società creditizia. Due i requisiti fondamentali per accedere alla linea di credito: età tra i 18 e i 70 anni e un reddito dimostrabile tramite busta paga, dichiarazione dei redditi o cedolino della pensione. Per non fare il passo più lungo della gamba, valutate bene la vostra situazione economica prima di domandare il prestito: quanto guadagnate, quante spese mensili sostenete e se avete o no altri debiti. Meglio uno scrupolo in più, che uno in meno.

Preventivo prestito

Confronta i prestiti online e risparmia su finanziamenti personali e cessione del quinto.

Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

Cerca

Ultimi approfondimenti

Prestiti: ottieni fino a 75.000€ Confronto Prestiti