Nel 2022 le famiglie italiane hanno bruciato 41,5 miliardi di risparmi

Nel 2022 le famiglie italiane hanno bruciato 41,5 mld di risparmi

Continueranno a farlo anche nel 2023

Pubblicato il 31 gennaio 2023

Davanti all'aumento dei prezzi, c'è poco da fare. Se non ci sono alternative, si risparmia il più possibile, tagliando le spese non necessarie. Quando possibile, si attinge ai risparmi nel tentativo di conservare il proprio tenore di vita nonostante i rincari. Ed è quello che hanno fatto molte famiglie italiane nel 2022: secondo Confesercenti, hanno bruciato 41,5 miliardi delle proprie “riserve”.

Il peso dell'inflazione sulle famiglie

Non tragga in inganno l'espressione “tenore di vita”. Non si tratta, infatti, di sfizi ma, spesso, di spese fondamentali. La quota assorbita da utenze e abitazione è infatti lievitata, al 45,8% del totale mensile, quasi dieci punti percentuali in più rispetto al 2019.

La situazione - come prevedibile - peggiora per le famiglie meno abbienti: per 10,5 milioni di nuclei, i costi fissi per l'abitazione arrivano alla metà della spesa mensile. Se si considerano anche abbigliamento, bevande e spesa alimentare, i consumi obbligati coprono il 77% del budget, riducendo in modo significativo lo spazio riservato ad altre spese, dovendo magari ricorrere ai prestiti.

Le abitudini di spesa cambiano anche per le famiglie di reddito medio, per le quali le bollette e la casa pesano per il 45%. Tengono i consumi alimentari (al 23%), mentre crollano le altre spese (dal 40% del periodo pre-pandemia all'attuale 32%)

Le previsioni per il 2023

Secondo le stime di Confesercenti, gli italiani dovranno tirare la cinghia anche nel 2023. Rispetto al 2021, il potere d’acquisto dovrebbe ridursi di 2.800 euro per i lavoratori dipendenti e di 2.200 euro per gli autonomi.

Un peso che dovrebbe frenare i consumi: la spesa delle famiglie dovrebbe aumentare appena dello 0,5%. Si tratta di un risultato definito “deludente” dall'associazione che rappresenta le imprese del commercio. Il già debole segno più, infatti, è dovuto “interamente all’aumento delle spese obbligate”, cui le famiglie faranno fronte continuando ad attingere ai risparmi, con un'ulteriore erosione di 11 miliardi.  

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Il profilo dell'autore

Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.

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