Nel 2020 pochi prestiti, tanti mutui
Ampliato, tuttavia, il credito concesso online
Pubblicato il 13 luglio 2021
Lo scorso anno l'erogazione di credito al consumo è cala del 20%. Secondo i dati raccolti da Assofin, le famiglie avrebbero rimandato progetti e spese.
La cautela, anche grazie alle garanzie pubbliche e a condizioni favorevoli, non sembra invece aver intaccato il mercato immobiliare.
I mutui
Nel 2020, l'anno che più ha risentito del Covid-19, è cresciuto sia il numero dei contratti di mutuo sottoscritti tra banche e clienti (+7,5%) che l’importo delle somme erogate (+12,7%). Con un'ulteriore accelerazione nei primi mesi del 2021.
I mutui con finalità d’acquisto hanno registrato, da gennaio ad aprile 2021, un incremento del 52,1% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del 37,3% sul 2019. Una tendenza che testimonia anche la riscoperta della centralità della casa durante la pandemia.
Il credito al consumo
Dopo sei anni di crescita continua, il credito al consumo ha invece vissuto una frenata vigorosa: in picchiata le richieste di finanziamento, che segnano un -12,9% rispetto al 2019.
Le previsioni, però, sono positive. Il periodo più cupo sembra alle spalle: il progressivo ritorno alla normalità spingerà la domanda di credito nel 2021.
Tra le diverse forme di credito al consumo, sono diminuiti in particolare i prestiti personali (-33,4%). Nonostante le agevolazioni statali, anche i finanziamenti per l’acquisto di auto e moto presso i concessionari sono diminuiti del 12,1% rispetto al 2019.
Nei primi mesi del 2021, invece, i prestiti finalizzati sono aumentati del +19,3%, dato che apre ad un possibile ritorno, nel futuro prossimo, ad un mercato creditizio più equilibrato, in linea con i livelli pre Covid.
Il credito online
Il 2020, oltre ad aver scombussolato il mercato, sembra aver cambiato anche le abitudini: si è infatti ampliato il credito concesso online, a discapito di quello erogato dai tradizionali sportelli.
Nello specifico, c'è stato un aumento dei finanziamenti ottenuti con contratti negoziati online per le compravendite di prodotti sul web (+106%, con un particolare aumento per il settore dell’elettronica e degli elettrodomestici). Dati che testimoniano come, durante la pandemia, anche clienti e banche hanno modificato i loro processi operativi, investendo con maggiore convinzione sulle negoziazioni virtuali fuori sede.
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Il profilo dell'autore
Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.