Le aste Tltro non assolvono al loro dovere
Per l'Eurotower i soldi vengono impiegati per la redditività degli istituti e non per fare credito ai cittadini
Pubblicato il 3 novembre 2014
Secondo il recente sondaggio dell’Eurotower i prestiti agevolati Tltro (Targeted Long Term Refinancing Operations), strettamente vincolati all’erogazione di liquidità aggiuntiva, ad oggi non sarebbero stati utilizzati dalle banche per soddisfare la specifica domanda di credito ma piuttosto per la “redditività” interna.
Non ci sarà, nei fatti, alcun aumento dei finanziamenti all’economia reale; le tanto attese aste di liquidità a condizioni agevolate (ricordiamo che la prima era stata lo scorso settembre, erogando solamente un’ottantina di miliardi di euro) non porteranno credito aggiuntivo a singoli o a imprese interessate ad avere un aumento di risorse. Ecco ciò che le stesse banche sostengono, e che emerge nettamente, dall’indagine mensile condotta dalla BCE (Banca Centrale Europea) sul sistema creditizio italiano che ha preso in esame 137 istituti bancari dell’Eurozona.
La motivazione delle banche nel voler partecipare alle operazioni Tlitro, quindi, sarebbe da ricercare piuttosto in motivi strettamente legati alla redditività interna; gli Istituti infatti, come si legge nel comunicato divulgato dall’Eurotower, “prevedono che l’effetto dei fondi Tltro sui crediti verrà trasferito in larga parte in termini di allentamento delle condizioni dei finanziamenti”.
Entrando nel dettaglio, per ciò che riguarda l’ambito della concessione del credito le banche riconoscono comunque un effettivo impatto positivo che si potrà registrare, ad esempio, nei termini delle condizioni che rientrano nei parametri quali l’ammortamento massimo di un finanziamento o il suo costo. Nota negativa e piuttosto sconfortante è il fatto che nessuno degli istituti preso in esame si aspetti un miglioramento dei criteri che consentono di accettare o meno una richiesta di prestito.
Insomma, alla luce di questi dati sembra esserci qualcosa che non quadra: non appare che le aste arriveranno ad ampliare la platea dei beneficiari del credito, ma piuttosto i benefici saranno tangibili per coloro che già hanno l’opportunità di accedere a finanziamenti. Non resta che attendere le prossime battute di quella che sembra ancora una storia piuttosto confusa. Intanto aspettiamo dicembre quando ci sarà una seconda asta alla quale probabilmente parteciperanno, sempre secondo il sondaggio BCE, il 47% delle banche.
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Il profilo dell'autore
Francesca Lauritano, dopo una formazione iniziale di stampo umanistico ha deciso di indirizzare i suoi studi nel campo della comunicazione e del marketing attraverso un Master in Comunicazione d'Impresa.
Un percorso lavorativo variegato e trasversale: da archeologa a community manager, attualmente si sta occupando di ufficio stampa e media relations. Parallelamente sta approfondendo i suoi interessi per ciò che riguarda la comunicazione sul web e sui social.