Italia convalescente di Confcommercio-Censis

Italia convalescente di Confcommercio-Censis

Calano i consumi, ma aumentano i risparmi

Pubblicato il 19 maggio 2021

Italia convalescente. È questa l'immagine di Confcommercio con cui viene descritto l’impatto della pandemia sulla fiducia dei consumatori.

Confcommercio-Censis sottolinea un doppio dato: da una parte il crollo dei consumi (tra il 2019 e il 2020 sono stati persi 1.831 euro pro capite), dall'altra l’aumento dei risparmi (82 miliardi in più nel 2020).

La notizia fa il paio con i dati Crif che, ad aprile, attestano una crescita del +207,4% delle richieste di prestiti: a spingere il rimbalzo sono i prestiti finalizzati per l’acquisto di beni e servizi (+329,7%), ma è forte anche l'aumento dei prestiti personali (+116,3%).

Un italiano su cinque non farà le vacanze

Messi insieme i due indicatori attestano il pessimismo latente, amplificato dal fatto che, nell’incertezza della situazione dettata dalla pandemia, quasi la metà delle famiglie italiane (il 47,4%) non ha ancora fatto alcun programma per l’estate: un italiano su cinque, cioè, non farà le vacanze, il 20,1% dichiara appunto che non partirà.

Secondo il report Confcommercio-Censis, le motivazioni di chi non va in vacanza sono due: la mancanza di risorse economiche (per il 45,5%) e la paura del contagio (per il 21,9%).

Tecnologia al primo posto nelle intenzioni di spesa 2021

Per quanto riguarda le risorse economiche, il 61,4% delle famiglie italiane dichiara che sono uguali rispetto al 2020, mentre il 27,2% spiega che i soldi sono diminuiti rispetto ad aprile 2020. E l’11,3% dice che, invece, sono aumentate.

Nell’analisi delle intenzioni di acquisto valide per il 2021, al primo posto si piazza la tecnologia; secondo il comfort domestico.

“Gli italiani preferiscono spendere per aumentare il comfort domestico - dice Confcommercio - Al primo posto nelle intenzioni del 2021 c'è l’acquisto di prodotti tecnologici (32,9%), poi elettrodomestici e mobili per la casa (31%) e ristrutturazione dell’abitazione (28,2%)”.

Acquisti 2020 fatti con l'ausilio di prestiti personali e finalizzati

A causa del covid il 22,8% delle famiglie ha comprato molti dispositivi hardware, il 18,7% ha attivato una connessione internet più veloce, il 18,8% ha sottoscritto l'abbonamento a pay tv e piattaforme tv in streaming.

Come lo ha fatto? Il 7,1% lo ha fatto attivando un prestito personale o finalizzato, il 4,7% sospendendo il pagamento delle bollette, il 3,5% sospendendo il mutuo e il 3,2% riducendo il pagamento dell’affitto.

Altra voce interessante del post pandemia riguarda le modifiche delle abitudini alimentari: il 65,3% delle famiglie dice che non è cambiato nulla, il 17,1% sostiene di avere cercato prodotti più economici e il 17,6% restante dice che ha ricercato prodotti di maggiore qualità.

Unc, Dona: “Una luce in fondo al tunnel”

"Dati drammatici, che attestano la grave crisi che attraversiamo - sottolinea Massimiliano Dona, Unione nazionale consumatori - Il risparmio precauzionale aggiuntivo di 82 miliardi di euro rappresenta una luce alla fine del tunnel.

Nonostante la caduta del 2,8% del reddito disponibile delle famiglie nel 2020, pari a 32 miliardi, proprio quel risparmio attesta che le famiglie possono spendere di più, se ci sarà più fiducia”.

Codacons, Rienzi: “Debole fiammella, in fondo al tunnel”

Nel 2021, secondo il Codacons, invece, non c’è speranza di recuperare quest’anno i consumi persi nel 2020.

“Il 2021 doveva essere l’anno della ripartenza dei consumi, ma i dati dimostrano che la spesa delle famiglie è ferma - dice Carlo Rienzi, presidente Codacons - La strada per recuperare i 1.831 euro di consumi persi pro capite nel 2020 è ancora lunga. Per questo, ciò che si vede alla fine del tunnel – conclude Rienzi - non è una luce, ma solo una debole fiammella che non basta a far cantare vittoria”.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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