Gran Bretagna, ancora in calo il credito al consumo
L'accesso al credito non è semplice neppure per gli inglesi
Pubblicato il 1 aprile 2014
A settembre 2013 sembrava che tutto dovesse cambiare: in Italia consumi ancora al rilento, prestiti concessi con il contagocce, una difficoltà concreta nell’accesso al credito; in Gran Bretagna un credito al consumo che cresceva oltre le attese, accompagnato da una ripresa dei mutui concessi dalle banche, segno che qualcosa si stava muovendo in gran fretta.
Poi via via i mesi successivi hanno riportato i dati su livelli meno positivi: da novembre in poi il calo del credito al consumo registrato dalla Banca centrale inglese è stato costante, raggiungendo il livello più basso tra novembre e dicembre e andando poi leggermente a migliorare nei primi mesi del 2014. Ma sempre senza raggiungere le aspettative: anche a febbraio il dato relativo al credito al consumo è stato inferiore alle attese, assestandosi a 0,55 miliardi di sterline contro gli 0,70 miliardi che gli analisti si aspettavano.
Certo, un dato in crescita rispetto a gennaio (che a sua volta era andato meglio di dicembre). In particolare i prestiti ai privati sono cresciuti di 2,3 miliardi di sterline, mentre continuano a calare i mutui concessi dalle banche per l’acquisto di abitazioni.
I dati sul credito al consumo in Gran Bretagna sono particolarmente significativi perché il sistema è molto diffuso e rodato e le famiglie, non potendo far conto sui risparmi come avviene magari in Paesi come l’Italia, legano i loro acquisti alla possibilità di ottenere prestiti dalle banche.
È facile capire quindi come la ripresa economica sia legata a doppio filo dalle domande presentate agli istituti di credito e al numero di prestiti finalizzati all’acquisto concessi. Dopo anni di “prestiti facili” i cordoni della borsa sono stati stretti e le garanzie richieste sono maggiori, ma allo stesso tempo si registra una maggiore prudenza da parte dei consumatori a esporsi facendo il passo più lungo della gamba.
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Il profilo dell'autore
Eleonora Della Ratta, toscana, è giornalista professionista specializzata nei temi di economia e risparmio.
Dopo aver lavorato come cronista sia per la carta stampata che per la televisione (Il Corriere di Firenze, Toscana Tv), dal 2007 si occupa di economia, risparmio e lavoro. Scrive per Il Sole 24 Ore, in particolare sui temi di lavoro e formazione. Collabora con Famiglia Cristiana e le testate del Gruppo San Paolo interessandosi, tra l’altro, di assicurazioni, mutui e immobiliare. Ha seguito per Yahoo! Italia i canali di Economia e News.