Covid19, come sta cambiando il carrello della spesa

Covid19, come sta cambiando il carrello della spesa

In crescita anche chi ha riscoperto il fai da te

Pubblicato il 15 settembre 2020

Finiti i tempi delle code fuori dal supermercato, il carrello della spesa torna a essere più leggero. Meno scorte nella dispensa e più attenzione per ciò che può rendere piacevole una serata in casa. Ad intercettare il fenomeno e a “misurarlo” è l’indagine condotta da The Conference Board in collaborazione con Nielsen secondo cui il 66% dei consumatori europei avrebbe ridotto le spese durante il secondo trimestre 2020 (contro il 58% durante il quarto e ultimo trimestre 2019, quindi prima della pandemia).

Detto in altri termini, i carrelli della spesa di paesi come Francia, Spagna e Italia si stanno normalizzando rispetto ai picchi dei mesi di marzo e aprile, nonostante i volumi rimangano ancora maggiori rispetto al 2019. I consumatori europei starebbero infatti limitando le spese extra causate dalla pandemia, in particolare avrebbero ridotto l’accumulo di scorte per le settimane successive così come avvenuto in piena emergenza Covid19.

Oltre a contenere il volume degli acquisti di tipo alimentare, il 39% dei consumatori europei ha deciso però di risparmiare anche su pasti take-away, vacanze, intrattenimento fuori casa e abbigliamento.  Per compensare queste rinunce, si sono però gratificati acquistando generi considerati quasi di “conforto”.

A luglio, ad esempio nel Regno Unito, champagne (15%), vino frizzante (+19%) e fermo (+22%) hanno subito un’accelerazione insieme a premium whiskey, gin e rum in Russia o champagne in Germania. In Italia, nello stesso mese, categorie quali coloranti per capelli (18%) e torte (19%) si sono dimostrate particolarmente dinamiche. Nonostante, infatti, il ritorno dal parrucchiere, c’è chi, in pieno lockdown, ha scoperto le possibilità dei fai da te in tutti i settori, dalla cura dei capelli alla cucina.

Nonostante l’allentamento delle misure restrittive e la riapertura dei negozi in molti mercati europei, nel Regno Unito, le vendite di miscele per la cottura in forno nelle 12 settimane precedenti all’1 agosto sono cresciute del 53% rispetto all’anno precedente, quelle di zucchero e olio del 36%, e quelle di drink alcolici pre-miscelati del 35%. In Francia categorie quali farina e olio hanno visto una crescita rispettiva del 39% e 12% durante il periodo terminante in giugno. In Italia le vendite di farina hanno mostrato un incremento del 55% a giugno e del 24% a luglio.

Le nuove abitudini domestiche, oltre a fornire un’alternativa in termini di tempo libero rispetto ad altre opzioni ora precluse, stanno aiutando a mantenere il budget mensile sotto controllo. Gli effetti economici della pandemia su molti settori, oltre ad aver messo a repentaglio la capacità di saldare entro le scadenze già concordate le rate di mutui e prestiti, ha infatti imposto una revisione delle spese familiari tanto più che oltre un terzo (36%) dei consumatori intervistati in tutti il mondo dichiara di aver notato una riduzione degli sconti e delle promozioni nei negozi.

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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