Carrello della spesa e inflazione: stangata da 2mila euro a famiglia
Inflazione mai così alta dal 1995
Pubblicato il 3 marzo 2022
Nuvole nere all’orizzonte per i bilanci delle famiglie italiane. Secondo gli ultimi dati Istat nel mese di febbraio l’inflazione è volata al 5,7%: accelerano sia i prezzi dei beni alimentari, sia quelli per la cura della casa e della persona. Le ripercussioni economiche della guerra in Ucraina potrebbero aggravare ulteriormente la situazione. Il rischio per la famiglie è quello di dover tagliare i consumi o di doverli sostenere tramite il ricorso a prestiti personali in mancanza di risparmi già accantonati.
I dati dell’Istat
Secondo le stime preliminari dell’Istat, a febbraio 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,9% su base mensile e del 5,7% su base annua (un dato che non si registrava da novembre 1995).
Ad aumentare sono i prezzi dei beni alimentari, quelli per la cura della casa e della persona (dal 3,2% di gennaio al 4,2%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da 4,3% a 5,4%).
L’accelerazione dell’inflazione su base annuale dipende soprattutto dai prezzi dei beni energetici (la cui crescita passa da 38,6% di gennaio a al 45,9%), e in misura minore dai prezzi dei beni alimentari, sia lavorati (da 2,2% a 3,2%) sia non lavorati (da 5,3% a 6,9%). I prezzi dei beni energetici regolamentati, anche nel mese di febbraio, risultano quasi raddoppiati rispetto allo stesso mese del 2021 (94,4%).
L’impatto economico della guerra
“Se si considera che nei prossimi mesi potrebbe aggiungersi un effetto Ucraina, il quadro diventa ancor più grave e allarmante”, sottolinea Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori che sottolinea come da giugno a febbraio, in appena 8 mesi, l’inflazione sia passata da 1,3% a 5,7%.
“L’inflazione a 5,7% significa, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita pari a 2.051 euro su base annua, 1.015 solo per l’abitazione, l’acqua e l’elettricità, 486 euro per i trasporti, 367 per prodotti alimentari e bevande. Per una coppia con 1 figlio, la maggior spesa annua è pari a 1.931 euro, 1.018 per l’abitazione, 424 per i trasporti, 330 euro per cibo e bevande”.
A rischio i prezzi di pasta, pane, dolciumi
Secondo Assoutenti, la stangata è pari a 1.751 euro annui per la famiglia “tipo”. “lI rischio concreto è che nel breve periodo i listini di alcuni prodotti di largo consumo, anche a causa di speculazioni sempre in agguato, possano subire in Italia fortissimi rialzi, a partire dalla pasta che potrebbe rincarare del 30%, mentre pane, dolciumi e prodotti derivati dal grano rischiano di salire di un ulteriore 10- 15 per cento”, sottolinea il presidente Furio Truzzi.
Gli importi calcolati dal Codacons sono simili a quelli di Assoutenti: 1.750 euro di rincari per la famiglia tipo e 2.275 euro per una famiglia con due figli. A destare particolare allarme è l’aumento dei prezzi degli alimentari. “Il comparto registra infatti a febbraio una impennata del 4,9%, il che equivale a dire che una famiglia, solo per mangiare, si ritrova a spendere in media +367 euro”, commenta il presidente Carlo Rienzi.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.