Caro bollette: quanto siamo disposti a sacrificare?

Caro bollette: quanto siamo disposti a sacrificare?

Quasi uno su due si impegnerà a risparmiare

Pubblicato il 16 marzo 2022

La bolletta sta diventando sempre più salata, con un rincaro medio stimato fino a 500 euro l'anno. Oltre a tentare di ridurre i consumi energetici, molti italiani stanno rivedendo la gestione del proprio budget. Ma a cosa sono disposti a rinunciare?

Il caro bolletta si fa sentire

Secondo un sondaggio di Kruk, società specializzata nella gestione del credito, la quasi totalità del campione è consapevole dei rincari (95%) e si dice preoccupato (90%). Molto diffusa (72%) è anche la consapevolezza che ridurre i consumi possa far bene all'ambiente. Il 46% degli intervistati ha affermato che si impegnerà a risparmiare per far fronte alle bollette.

Come tagliare i consumi energetici

Nei consumi energetici, le piccole abitudini fanno la differenza. Gli italiani sono attenti a spegnere tv e pc quando non sono utilizzati (56%) e sono disposti ad abbassare il termostato d'inverno (59%). Sono invece più restii a compiere altre azioni, come spegnere il router di casa di notte o sbrinare frigo e freezer ogni tre mesi (nonostante questo accorgimento possa comportare una riduzione del consumo annuo tra il 30 e il 50%).

Insomma, c'è una certa inerzia, che almeno in parte potrebbe dipendere da un difetto di trasparenza e informazione: per il 54% degli intervistati la bolletta, infatti, è un mistero. E non è sempre responsabilità degli operatori, visto che due utenti su tre ammettono di leggere solo il totale dell’importo, senza soffermarsi sulle singole voci. Se poi per risparmiare la soluzione fosse cambiare gestore per negoziare prezzi bloccati o agevolati, il 43% non ci prova nemmeno perché lo ritiene troppo faticoso.

A cosa rinunciare?

I buoni propositi non mancano: un intervistato su due promette di tagliare le spese superflue. Quelle più sacrificabili, indicate da più del 50% del campione, sono lo shopping occasionale e un soggiorno alla spa. Il 38% potrebbe rinunciare all'acquisto dell'auto nuova perché rischierebbero di non fare fronte al prestito. Il 36% taglierebbe alcol e vizi, uno su tre sacrificherebbe sigarette e abbonamenti alle piattaforme in streaming. Il 28% taglierebbe le spese per l'estetista e rinuncerebbe a una o due cene al ristorante al mese. In pochi invece farebbero a meno di palestra (15%) e vacanze o weekend fuori porta (10%).

Come detto, però, si tratta di buoni propositi: solo il 13% ha effettivamente cominciato a risparmiare.

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Il profilo dell'autore

Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.

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