Agosto, prestiti a famiglie e imprese in aumento

Agosto, prestiti a famiglie e imprese in aumento

In aumento del 3,9% rispetto ad un anno fa

Pubblicato il 22 settembre 2020

L’Associazione Bancaria Italiana ha scattato una nuova fotografia dell’andamento dei prestiti a famiglie o imprese nel 2020. Prosegue il trend di sostanziale aumento registrato negli ultimi mesi.

Continua a crescere, secondo i dati raccolti dall’Abi, il numero dei finanziamenti richiesti dalle banche al Fondo di Garanzia. Il 17 settembre, infatti, le richieste hanno raggiunto gli 81,59 miliardi di euro, frutto di 1 milione 82 mila domande. Una buona parte (888 mila richieste) si tratta di prestiti fino a 30 mila euro. Vista la cifra non particolarmente elevata, è chiaro che – nonostante questa fascia di prestiti rappresenti il grosso delle domande – assorbe una porzione minoritaria delle risorse: 17,53 miliardi.

Dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, emerge che ad agosto 2020 i prestiti a famiglie e imprese sono aumentati del 3,9% rispetto a un anno fa, a 1,3 miliardi di euro, e in accelerazione rispetto alla dinamica registrata il mese precedente (+3,2%). Il trend di crescita va avanti da febbraio ed è fortemente concentrato sulle imprese, come risultato delle misure messe in campo, le scelte delle stesse imprese e l'effetto delle moratorie. Il dato di luglio, infatti, precisa il rapporto dell'Abi, per i prestiti alle imprese registra un aumento del 4,4% su base annua. C'è stata quindi un'accelerazione rispetto a luglio (+3,6%) e un'inversione di tendenza rispetto a febbraio (quando il valore era diminuito dell'1,2%). La crescita dei prestiti alle famiglie si è invece dimostrata sostanzialmente stabile: il +1,7% di agosto segue il +1,6% del mese precedente.

Guardando alla raccolta, afferma l'Abi, i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, ad agosto 2020, di oltre 110 miliardi di euro rispetto a un anno fa, con una variazione del 7%. La raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è invece scesa di circa 17 miliardi (cioè del 7,1%). La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del 5,2%.

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Il profilo dell'autore

Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.

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