Torna il Rapporto Eurispes
27 mag 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Come se la passano gli italiani? È una domanda che spesso vi giriamo perché notiamo che a porsela, in questa fase soprattutto, sono in molti. Anche molti uffici specializzati nel sondare gli umori, le ansie e le paure della pubblica opinione del nostro Paese.
Il 26 maggio, Eurispes ha presentato il Rapporto Italia 2022. Un Rapporto corposo, che come sempre tocca tantissimi temi, tutti naturalmente molto importanti. Ma siccome a determinare le scelte di consumo – eventualmente con ricorso al credito – è soprattutto l’umore dei consumatori, con tutto il suo portato di attese per il futuro, noi ci siamo concentrati proprio su questo passaggio.
Situazione grigia per più della metà
La maggior parte dei cittadini, ci dice Eurispes, “ritiene che vi sia stato un peggioramento netto o parziale (59,1%)”. Solo un cittadino su dieci ritiene che la situazione economica dell’Italia sia migliorata – nettamente o in parte – nel corso di quest’anno.
Rivolgendo poi lo sguardo al futuro, emerge la sensazione secondo cui “la condizione economica generale sia destinata a subire un peggioramento”: ne è convinto il 47%. Secondo il 24,3% degli interpellati, invece, ci accingiamo a vivere un periodo di stabilità. Gli ottimisti sono invece merce piuttosto rara: soltanto il 6,4% crede che andremo incontro a un miglioramento.
Come se la passa la famiglia italiana?
Il 36,5% dei cittadini riferisce che “la condizione economica propria e della sua famiglia nell’ultimo anno è rimasta sostanzialmente stabile”, mentre secondo il 39,4% ha subito un peggioramento.
Come si traduce questo in termini di capacità di spesa e di risparmio? Così:
- il 45,3% delle famiglie italiane deve fare ricorso ai risparmi per arrivare a fine mese (+8,2% rispetto al 2021, ma pur sempre meglio del 47,7% del 2020);
- il 35,3% (-9% rispetto al 2021) affronta senza problemi tutte le spese mensili;
- la capacità di risparmio è scesa nell’ultimo anno;
- in aumento le famiglie che incontrano difficoltà a pagare la rata del mutuo (43%, il livello più alto registrato finora);
- va almeno un po’ giù la quantità di chi riesce con difficoltà a gestire il canone d’affitto.
C’è poi un altro paio di cartine di tornasole che impongono quantomeno qualche riflessione: all’incirca una famiglia su quattro affronta le spese mediche con fatica e cresce il numero di persone che si dicono in difficoltà nel fare fronte alle varie utenze (gas, luce e via dicendo).
Quali strategie per far quadrare i conti?
Per fronteggiare il bisogno di liquidità, c’è chi ha chiesto un sostegno finanziario alla propria famiglia o si è rivolto ad amici, colleghi o altri parenti, e chi invece ha chiesto un prestito bancario, mentre – riferisce Eurispes – “è molto più diffuso il ricorso alla rateizzazione dei pagamenti per effettuare acquisti, utilizzata da circa un italiano su tre (33,6%)”.
Ma il rischio usura è dietro l’angolo
C’è da considerare poi che l’11,1%, non potendo accedere a finanziamenti bancari, ha richiesto prestiti a privati (non parenti o amici). Una pratica, questa, che purtroppo spesso “si traduce in forme di usura”. Il 14,4% si è trovato costretto a vendere oppure ha perduto beni (casa, attività, automobile, eccetera) e il 12,9% è tornato a vivere in casa con la famiglia d’origine o con i suoceri (+2,9%).
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