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I 10 consigli per difendersi dalle frodi

26 dic 2019 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.

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Prima di Natale abbiamo proposto un aggiornamento sulle frodi creditizie che si consumano nel nostro Paese attraverso furto d’identità. Ci eravamo lasciati con un accenno su come tutelarsi e con la promessa di riparlarne. Eccoci quindi pronti a riannodare il filo. Come abbiamo avuto modo di vedere la volta scorsa, nel nostro Paese il furto d’identità è un evento molto diffuso, e la sua diffusione non sembra destinata a interrompersi a breve. Questo perché fasce sempre più estese di popolazione stanno sbarcando sul pianeta digitale, determinando un proliferare di occasioni per i malintenzionati del web. Rinnovata la premessa, torniamo dunque a chiederci: che cosa possiamo fare per abbassare il rischio di imbatterci in una frode creditizia tramite furto di identità? Innanzitutto, con l’aiuto della guida di Adiconsum, vediamo di mettere a fuoco il modo in cui avviene online questo tipo di furto.

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Un sistema consolidato di furto consiste nell’offrire attraverso Internet o un social network un posto di lavoro, un conto corrente o qualunque altra cosa a condizioni irresistibilmente interessanti e vantaggiose, a patto però - guarda caso - di dare i propri dati identificativi. Ai frodatori non occorre poi molto per realizzare il subdolo piano: bastano nome, cognome, data di nascita e poco altro per permettere ai truffatori, anche internazionali, di fingersi un’altra persona, chiedendo prestiti senza l’intenzione di restituirli. Con l’identità fittizia potranno comprare a rate automobili, elettrodomestici e vari altri beni di consumo. Scoprire il reato non è sempre facile - come abbiamo visto la volta scorsa, in non pochi casi ci vogliono addirittura tre, quattro o cinque anni - e tipicamente il fattaccio emerge quando si va a domandare un finanziamento e si scopre di non essere ritenuti debitori modello per via del prestito - chiesto a nostro nome, ma non da noi - ottenuto ma mai restituito. Dunque, in un modo o nell’altro, a pagare non saranno i truffatori, ma chi ha subito il furto d’identità.

Ecco allora ben 10 consigli per tutelarsi. Innanzitutto, non immettere nei social network i propri dati personali, e sminuzzare i documenti cartacei prima di gettarli. Navigare soltanto su siti sicuri, aggiornare regolarmente antivirus e firewall e non aprire automaticamente neanche l’anteprima delle mail. Altro suggerimento: conservare in posti sicuri una fotocopia di tutti i documenti (passaporto, patente di guida, eccetera), evitando di tenerli tutti nello stesso luogo. Verificare l’attendibilità e l’affidabilità di chi ci chiede i dati prima di fornirglieli. È importante poi monitorare estratti conto e bollette, contattando immediatamente la banca o il fornitore se non dovessero arrivare: il mancato recapito potrebbe voler dire che un frodatore è entrato in possesso del conto della carta di credito e di altri dati personali e ha modificato la residenza associata al nostro nome. Non lasciare incustodite giacca o borsa che contengano portafoglio e/o documenti. Se si spediscono documenti, è bene optare per il mezzo più sicuro e non per quello che costa meno. Infine, usare password e pin diversi e non facilmente decifrabili, i quali vanno memorizzati e non scritti, e men che mai comunicati qualcuno.

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