Prestiti ai senza reddito: l'esempio della casalinga

Prestiti per chi non ha redditi

Chiedere un prestito senza aver reddito

Pubblicato il 19 settembre 2014

Chi non sia in possesso di una qualunque busta paga o non abbia un lavoro fisso che gli garantisca un’entrata mensile, incontra non poche difficoltà proprio quando ha la necessità di ottenere un prestito personale. I finanziamenti concessi a persone che siano in condizioni come queste vengono definiti atipici, categoria nella quale rientrano perfino i finanziamenti alle casalinghe.

Proprio le casalinghe, persone che non hanno alcuna garanzia da busta paga, possono richiedere prestiti personali che, di solito, variano da un minimo di 2.000 a un massimo di 3.000 euro, Si tratta, diciamolo subito, di importi molto bassi perché l'esborso è ritenuto dalle banche un’operazione rischiosa. In ogni modo, qualche migliaio di euro può venire bene comunque, per far fronte, per esempio, a spese riguardanti l’abitazione o la famiglia: tra queste, l’acquisto di un nuovo elettrodomestico, le piccole ristrutturazioni da fare in casa o le spese per un figlio. Tutte spese necessarie, per cui ottenere un prestito consente di avere un minimo di autonomia.

La garanzia che viene richiesta per ottenere questo tipo di prestiti personali è che il richiedente non sia mai stato protestato e che non risulti cattivo pagatore. Di solito viene anche richiesto un garante, perlopiù il coniuge oppure un componente della famiglia. Se però la casalinga, ad esempio, non può esibire la firma di nessuno che garantisca per lei, l'alternativa è firmare l’ipoteca sulla casa, se possiede un immobile: in questo modo avrà più facilmente accesso al finanziamento ottenendo, tra l'altro, un maggior credito.

Dal momento che i prestiti personali concessi in generale sono molto bassi, alle casalinghe viene fornita una carta revolving, che consente di ratealizzare gli acquisti che presentino importi mensili molto bassi. In questo modo, in pratica, si avvia un’unica pratica per più acquisti anche se lo svantaggio è che la carta revolving ha, solitamente, tassi d'interesse piuttosto alti.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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