La Cina spinge sui prestiti
Per prevenire la crisi, il Governo di Pechino invita le banche a essere più generose con cittadini e imprese
Pubblicato il 12 dicembre 2014
La Cina, sotto la spinta di alcune avvisaglie di crisi, si mette ai ripari. In quest'ottica il Governo di Pechino ha richiesto alle banche cinesi di concedere più prestiti personali alle famiglie e alle imprese cinesi in questa fase finale del 2014. L'obiettivo della manovra è quello di aiutare la crescita dell'economia: per questo il governo ha anche allentato il limite imposto al rapporto tra impieghi e depositi. Da fonti finanziarie si è saputo che la People's Bank of China, la banca centrale di Cina, quest'anno, ha permesso agli istituti di credito di concedere prestiti e finanziamenti fino al massimo record di 10 mila miliardi di yuan, circa 1.300 miliardi di euro, decisamente di più rispetto alla soglia iniziale dei 9.500 miliardi di yuan previsti a inizio anno.
Più yuan, più consumi. La manovra del governo cinese si spiega visto che i prestiti costituiscono una fetta alquanto importante della politica monetaria del Paese, tanto che ogni anno è proprio il governo a dettare alle banche l'agenda su quanto è consentito loro impiegare. Non a caso, il credito è tornato a crescere in Cina già a novembre quando, secondo i dati divulgati dalla banca centrale cinese, le banche hanno fornito prestiti per 852,7 miliardi di yuan, cioè 110,5 miliardi di euro, dai 548,3 miliardi di yuan (pari a oltre 71 miliardi di euro) di ottobre, qualcosa di meno rispetto alle attese degli analisti, che prevedevano 655 miliardi di yuan (quasi 85 miliardi di euro) e decisamente meno rispetto agli 857,2 miliardi di yuan (oltre 111 miliardi di euro).
Troppi ribassi spaventano. Un altro dato di ottobre ha preoccupato parecchio le autorità, e cioè il finanziamento sociale totale, che rappresenta la misura più ampia per il credito concesso all'economia cinese: l'ammontare del finanziamento all'epoca ammontava a 662,7 miliardi di yuan (quasi 86 miliardi di euro), decisamente in ribasso rispetto ai 1.050 miliardi di yuan (136,2 miliardi di euro) di settembre.
Proprio per questi cali, la banca centrale cinese ha invitato gli istituti di credito a concedere più prestiti, rialzando il tetto massimo disponibile.
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Il profilo dell'autore
Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.
Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.