Prestiti per la scuola

Il consiglio direttivo della Banca centrale europea – l’autorità monetaria dell’area dell’euro – si è riunito giovedì 8 settembre e ha deciso che a partire da mercoledì 14 i tassi sarebbero aumentati dello 0,75%. È il maggior rialzo mai varato dalla Bce dall’avvio dell’unione monetaria, reso necessario dai balzi dell’inflazione ai quali stiamo assistendo già da quasi un anno.

Questa mossa – che ha portato il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali all’1,25% – avrà un impatto su tutti i finanziamenti, inclusi quelli che rientrano nel perimetro del credito al consumo, che pure – come sottolineano gli esperti da più parti – tende a reagire ai rialzi dei tassi con maggior lentezza rispetto ai mutui.

Tutto ciò avviene in concomitanza con la riapertura dell’anno scolastico. E i materiali per la scuola hanno un costo, come ha evidenziato nei giorni scorsi Federconsumatori. Secondo l’associazione, occorreranno all’incirca 571,6 euro per il corredo scolastico, il 4,3% in più rispetto al 2021, e 481 euro per i libri, il 2% in più nel confronto con l’anno.

Non stupisce, quindi, che pur di fronte agli aumenti dei tassi molti genitori possano valutare l’ipotesi di un prestito personale: l’osservatorio congiunto Facile.it e Prestiti.it segnala che già nei primi otto mesi di quest’anno il peso percentuale delle domande di prestiti per la formazione è salito del 19,8% nel confronto con il medesimo periodo del 2021.

Le società creditizie, dal canto loro, si rendono conto di questa esigenza e agiscono di conseguenza.

Prestiti per la scuola: l’iniziativa di BCC Romagnolo

C’è per esempio BCC Romagnolo che propone un prestito a quanti devono sostenere spese scolastiche di vario tipo presso scuole, librerie o altro. L’iniziativa si chiama “Tutti a scuola”: i finanziamenti vanno da 500 a 5.000 euro, rimborsabili in dieci mesi.

L’accesso al finanziamento è previsto per l’acquisto di libri di testo o di altro materiale scolastico e di dispositivi elettronici come personal computer, tablet e notebook, ma anche per le tasse e le spese di iscrizione, anche se già pagate.

Credito al consumo e prestiti personali per la scuola

Nell’ampia categoria del credito al consumo, ci sono molte altre possibilità. Il credito al consumo, lo ricordiamo, è quel tipo di finanziamento che si può chiedere per bisogni che rientrano nell’ambito della vita privata e familiare. Se lo si richiede non per finalizzare un acquisto specifico ma per un generico bisogno di denaro liquido, allora una delle forme più diffuse alle quali si può avere accesso è quella del prestito personale.

In questo caso il finanziatore accredita la somma richiesta al richiedente in un’unica soluzione. Il richiedente a quel punto può spenderla per le sue varie necessità – per esempio, per le spese scolastiche – e nel frattempo inizia a restituirla ratealmente, con tanto di interessi e spese accessorie.

Come sottolineiamo ogni volta che ne abbiamo la possibilità – perché è sempre estremamente importante ribadirlo – prima di chiedere il finanziamento è bene essere certi che il bilancio delle entrate e delle uscite familiari consenta di farsi carico di questo ulteriore impegno. Si possono così evitare spiacevoli situazioni di indebitamento eccessivo.

In ogni caso, per tutelarsi dal rischio di mancato rimborso il finanziatore può preventivamente chiedere garanzie personali come la fideiussione e/o la sottoscrizione di una polizza assicurativa.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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