Prestiti online e pagamenti mobile

Non c’è crisi dei sette anni che tenga nella solida relazione tra italiani e nuove tecnologie. Sotto questo profilo siamo ancora i più attenti e “innamorati”, non senza conseguenze sui prestiti personali. In genere, seguiamo con premura le proposte del mercato hi-tech e siamo ben lieti di accoglierne le novità, facendo spesso spazio a più di uno smartphone - o tablet - alla volta. Al contempo, siamo ancora i più affezionati al “cash”. Ma i costi di gestione del contante, per le banche, sono alti: ecco allora che l’Associazione bancaria italiana (Abi), insieme ai Consorzi Bancomat, Cbi e Abi Lab e con l’approvazione del comitato esecutivo della stessa associazione, ha studiato un piano per agevolare lo sviluppo del mobile payment (i pagamenti via mobile) e incoraggiare gli acquisti attraverso il telefono cellulare.

Oggi, secondo le stime, il contante comporta costi di gestione per 8 miliardi all’anno. Nel nostro Paese, più dell’85% delle transazioni è “cash”, contro una media europea che si colloca sotto al 60%. Tuttavia, la fatale attrazione degli italiani per la tecnologia fa sì che il 72% di loro, oggi, si dica interessato ai mobile wallet, ossia a quegli strumenti che rendono il cellulare un vero e proprio portafoglio digitale con tanto di carte di credito, tessere fedeltà e biglietti per i trasporti pubblici. L’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano, presentando una ricerca realizzata in collaborazione con Doxa, riferisce che, se da una parte è vero che l’86% delle transazioni è ancora in contante,è anche vero che 15 miliardi di pagamenti avviene in formato digitale. E la cifra è destinata a triplicarsi nei prossimi tre anni.

Quale effetto avrà questo sui prestiti personali? In un contesto in cui, secondo l’ultimo bollettino mensile dell’Abi, a ottobre si è registrato un ulteriore – seppure leggero - miglioramento “della dinamica dei prestiti bancari”, il mobile può rendere a portata di indice e pollice non solo la comparazione sulle piattaforme online come Prestiti.it tramite le apposite applicazioni, ma anche la verifica del corretto addebito – da parte della banca o della finanziaria – della rata mensile sul conto corrente e, in generale, la gestione del finanziamento. Come abbiamo già sottolineato in altre occasioni, lo smartphone e il tablet, che letteralmente ci accompagnano ovunque andiamo, vanno sempre più a sostituire lo sportello e la navigazione su Internet attraverso personal computer.

Il “telefonino” e la “tavoletta” possono rivelarsi strumenti utili e comodi non soltanto nell’esplorazione delle offerte in rete e nella gestione del prestito ma anche nella fase della richiesta e dello scambio dei documenti: banche e finanziarie, infatti, hanno da tempo implementato e lanciato più di una proposta pensata per essere portata avanti interamente online con preventivi gratuiti e tempi di erogazione dei prestiti più rapidi. Fate solo attenzione che la società di cui visionate il sito sia, oltre che nota, anche accreditata presso Bankitalia se è una banca o una finanziaria o presso l’Organismo agenti e mediatori (Oam) se è un comparatore: lo potete agevolmente verificare sui siti web dei due enti di vigilanza. Così evitate sorprese spiacevoli.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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